Ivan e i cani

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Ivan aveva quattro anni quando cominciò la sua storia con i cani Belka, Vano, Strelka, Ruslan e Kugya. Adesso è grande, quella storia è finita, ma con noi, davanti a noi, può riviverla e tornare lui stesso bambino, come la capacità evocativa del teatro rende possibile. Ivan ricorda ciò che gli accadde dopo essere fuggito di casa in una città dove madri e padri non avevano più soldi per dare da mangiare a figli e animali e dove aprivano ristoranti per i pochi ricchi mentre i poveri crescevano a dismisura insieme con la violenza, l’indifferenza e la censura.
Dietro la storia di Ivan e i cani ci sono un bambino vero e un fatto di cronaca sconvolgente. E il luogo in cui il ricordo dell’Ivan personaggio si muove è la vera Mosca, ossia la vera Russia del decennio finale del novecento.
Da una realtà di là da ogni immaginazione, la drammaturga inglese Hattie Naylor ha creato un’opera che, come ricorda la traduttrice Monica Capuani, s’inserisce nella tradizione della fiaba ‘nera’ ma anche del grande romanzo d’infanzia. Un monologo che ha però molte voci perché contiene dialoghi, suoni, rumori, grida, versi e sussurri della e nella città di Ivan.
Un testo che, commissionato in origine per un pubblico di giovanissimi e composto dopo una lunga ricerca sul campo, non fu poi messo in scena per i bambini perché considerato troppo crudo. Eppure sono le azioni e emozioni di un bambino che Ivan e i cani mette in scena: di un bambino alla cui storia vera la finzione drammaturgica resta sempre e comunque fedele.

Descrizione

Autrice: Hattie Naylor

Traduzione: Monica Capuani

Illustrazione di copertina: Paolo D’Altan

COLLANA: I gabbiani /19  diretta da Federica Iacobelli

ISBN: 9788885592599
ANNO: 2023
PAGINE: 80
FORMATO: 13X20

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